domenica 14 marzo 2010

IN DISACCORDO CON CERTE LEGGI DELLA FISICA MI GODO UN BEATO MAL DI SPIRITO


LA MORTE E' LA LIBERAZIONE DA OGNI SCHIAVITU' FISICA E MENTALE.
DOVREI ESSERE FELICE PER LUI, DI FATTO LO SONO MA MI DISPIACE PERCHE' SONO UN EGOISTA.
QUANDO UNO MUORE DOVREMMO ESSERE FELICI MA SIAMO TRISTI PER EGOISMO.
MI ASPETTAVO CHE AVRESTI FATTO UNA FINE BRUTTA (SI PUO' FINIRE CON STILE, IN MOLTI ALTRI MODI) ; NON MI ASPETTAVO COSì PRESTO.
ADDIO GRANDE, GRAZIE PER LE TUE PERLINE RECITATIVE









http://www.youtube.com/watch?v=TYBKMChB

PER SOLDI; NON PER AMORE.
SEEEE, MI AVETE GIA' FREGATO.




QUESTO NON E' UN PECCATO, E' IL VOLERE DEGLI DEI.
... E DI MILIONI DI ALTRE PERSONE FISICHE ESISTENTI







QUESTA NON E' SPIRITUALITA'.
CHIAMASI SPERMITUALITA'.
TI PIACCIONO I BIMBI E VUOI FOTTERTELI IN TUTTA TRANQUILLITA'?
DIGLI CHE PIANGI PERCHE' GESU' PIANGEVA; TE LI TERRANNO ANCHE FERMI NEL FRATTEMPO.





QUESTA NON E' ENERGIA.
E' UN CANCRO AL PANCREAS BECCATO SENZA IL PIACERE, IL DIVERTIMENTO DELLO SBALLO ALCOOLICO.
PICCHIARE UN FIGLIO PERCHE SI DROGA/COMPRARGLI PRODOTTI DEL GENERE E' COME SCHIFARE CHI ADORA I TRANS E NON GUARDARE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PORNO LESBO, DOVE NON COMPAIONO CAZZI MA SOLO BELLE FICHE DEPILATE.
LO SO, SENZA CAZZO NELL'INQUADRATURA NON C'E' IMMEDESIMAZIONE...
APPUNTO: FAI PACE CON TE STESSO.
AMMETTILO: TI PIACE IL CULO PELOSO, SOLO CHE NON PUOI DIRLO ALLA MAMMA.
SI ARRABBIERA'.
(se dire che sono gay servirà ad incrementare le mie entrate, allora sì, certo, sono gay fino al buco del burrone senza fondo; pensate che quando ho visto il film su Harvey Milk gli ho guardato il culo tutto il tempo).

Contenti?

Ora, dov'è il mio assegno?

Vado a puttane donne vere senza pene ne ora ne mai avuto.

Così si fa, è questo essere veri uomini.

... nel corso del blog tenterò di spiegare cosa davvero significhi essere "veri uomini" (nel senso di esseri umani prosperanti e armoniosi sul pianeta terra, non spacconi complessati filo texani di merda).






NEANCHE QUESTA E' UNA PIPA, DI FATTO E' UN PENE ADUNCO COLLEGATO A UN VASO RACCOGLI SPERMA DA UTILIZZARE PER L'INSEMINAZIONE GASTROINTESTINALE (esiste anche lei; sì).
GRANDE MAGRITTE: PRIMA DI TE ERAVAMO CONVINTI CHE TUTTO CIO' CHE E' SIA TUTTO CIO' CHE SIA, QUANDO INVECE TUTTO CIO' CHE C'E' SONO SCUSE PER TRASCORRERE L'ARCO DI TEMPO CHE INTERCORRE TRA LA CULLA (O IL CASSONETTO, A SECONDA DEGLI IDEALI POLITICI DEI GENITORI DEL BIMBO GETTATO) E LA TOMBA, SERENAMENTE.

... ti faranno la multa se ti sorprendono a buttare un neonato insieme alle pile?
Mmmmmm, sa troppo di epopea radioattiva... mi vengono in mente le tartarughe ninja e the toxic avenger... brrrrr.
Meglio buttarlo coi medicinali; per disperazione si nutrirà con un'aspirina scaduta e potrete dire che è stato suicidio per depressione.
Tutto questo perchè il preservativo offende Gesù.
Toh, mo fammi il babysitter per l'eternità!!!






L'ENERGIA NON SI CREA, NON SI DISTRUGGE MA SI TRASFORMA...
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........ in alfabeto Morse (bis bis nonno dell'inutile chitarrista Steve) queste lineette significano: “La prego, non abusi di me, sono spiritualmente scollegata dal padre, il quale, non per scelta, ma per costrizione subliminale abusò di me quando, a trent'anni, ancora ero in tenera età, ignara di cosa si celasse dietro le diatribe della vita e dietro il camion del porchettaio che, fintamente ignaro, controllava i miei movimenti, per poi poterli riferire al mio superiore distorcendo, rallentando così l'affluenza di pensieri nella mia testa, già moralmente traviata da reality show e dagli insegnamenti di certi ambigui programmi sulle modificazioni corporee”.

L'alfabeto Morse è un po' come il giapponese, capita che si debba ricorrere a tre minuti di parole per dire: “No, grazie, sono a dieta, sebbene il mio peso forma l'abbia raggiunto grazie a New Giorno e notte (mangi e non ingrassi, dormi e dimagrisci; lo assicura la canzone dello spot).

Ho perso il filo del discorso.

Mi sono attaccato al primo filo che ho avuto a portata di mano.

Era quello di Arianna.

L'ho seguito.

Non vi dico in che storia assurda mi sono ritrovato.
Una lesbica ninfomane che non voleva ammetterlo ne al mondo ne alla propria natura, un impavido guerriero che, a parte guerra, armi e cazzi vari aveva un'esistenza più vuota del nucleo di un atomo, e uno psicotico con la maschera da arci bufalo che, dopo essersi ribatezzato “Minuotauro” (“Minorato” secondo gli amici più intimi), temendo il confronto con gli altri, s'è rinchiuso in un labirinto, cibandosi di chi va da lui per convincerlo a desistere dalla sua radicale, estremissima scelta.

Io nel mezzo, come Malcolm del telefilm.

Sono arrivato a metà della discussione tra i tre.

“Chi cazzo sei tu, che cazzo vuoi?”, ha chiesto il guerriero.
“Io... ma... ma... mo che centro io”.
“Io, io, io; oh, tu, essere troppo autoreferenziale, perché sei venuto a rompere i coglioni?”.
“Io... ma... avevo perso il filo”.
“Sapevo che Arianna era una troia fedifrago traditrice, eppure mi sono ficcato in 'sto casino per compiacerla, pur sapendo in mano a chi, per non dire a cosa, mi stavo mettendo”.
“Io... ma... lasciatemi perdere con dignità, visto che già mi sono perso di per se, di per mio”.
“Parli strano, ragazzo”.
“Abbiamo la stessa età. Perché ti rivolgi a me come se ci fossero tre generazioni di distanza tra noi due?”.
“Lo stronzo che mi scrive le battute calca pesantemente la mano con l'epicità per endecasillabi”.
“Mi spiace, la settimana che la maestra spiegava come effettuare l'analisi delle poesie, le figure retoriche, ero sentitamente ammalato, anzi, no, in realtà mi sono finto malato, anche agli occhi di mia madre, per vedere le ultime sette puntate di Melrose Place, perciò ho dedotto cosa volessi esprimere ma, all'atto pratico, non posso arrivare al contenuto del vaso di Pandora.”
“Hai sforato, quella è un'altra storia/leggenda/metafora del nulla”.
“Il nulla è anch'esso parte di un'altra stora/leggenda/metafora di quanto faccia schifo vivere nel mondo (“neverendig story” è il libro). Quindi niente cid, ne posso uscire impunito”.
“Vai con dios”.
“Sapevo che sarei stato solo”.

Il problema di quando si divaga è che non si sa dove si arriva, perciò mi chiedo da dove arrivi l'ispirazione, pur sapendo che, non bisogna indagare più di tanto, basta vedere chi sono i genitori (educatori formatori/dello sponsor), chi è la famigila, qual'è la casata, come “'i si dice”.

Non posso spiegare quest'ultima; arrivateci per logica.

Dimmi con chi vai ti dirò cosa assumi per sopportare l'esistenza votata alla masturbazione e alla carta Coop (due espressioni dello stesso zero).

Se sei una ambientalista puro, coerente, timorato e osservante, ma usi piatti di plastica, sei egualmente colpevole a un Rockfeller, un Rothshild, a un Morgan, a un Farrish, a un Bush, a un Clinton, a un Obama, a un Seagal.

Steven, mi spiace (in realtà non sono mai dispiaciuto) ma c'entri anche tu; hai dato il cattivo esempio ai bambini cresciuti con la spazzatura di “questa sera, alle 20:30, su italia uno.” tra la metà degli anni ottanta e i novanta.

90° non è la gradazione alcoolica dell'alcool, è una condizione esistenziale in parte reversibile.

Per non far desistere il lettore, giunto sul mio blog per essere illuminato da una corretta, onesta informazione riguardo al vuoto omnio, ritorno, per non dire mi rifaccio (mamma ha avuto a che fare con un sacco di tossici; usare doppi sensio/vaghe allusioni al drogarsi per via endovenosa non è bene) alla primissima riga, ancora prima dell'alfabeto Morse, del Minotauro e della colpevolezza globale.

L'ENERGIA NON SI CREA, NON SI DISTRUGGE MA SI TRASFORMA.
...
....
.....

Bravo: otto e mezzo.

Grazie maestra.

Cazzi e vagine gonfiabili a parte: quanto è pretenziosa la prima a legge della fisica?

L'energia non si crea?

Allora a chi cazzo stiamo pagando tutti 'sti soldi per l'energia elettrica e le altre?

Culi e piedi a parte ancora (secondo bis): vediamo un attimo di ragionare.

Lo so, come non lo è mai, oggi non è il momento.

Un momento di 24 ore per anni è un momento un attimino serio.

Un momento è un attimo.
Un attimo è meno di un istante, se non un istante diviso in vari segmenti.
Guardate metaforicamente in alto...
Ci troviamo nel sottoinsieme del sottoinsieme del minuto...
... nel sottoinsieme delle ore...

24 so' tante.

Arrivo al punto di non ritorno; per quello che “non è importante la destinazione ma il viaggio”.

Una volta arrivati si è fregati comunque.

Non ho visto l'ora quando ho messo a bollire il riso; sono fregato o, al limite, intossicato.

Meglio per Loro.

Se l'energia non si crea (il che è una cazzata bella e buona ma vabbè, diamogli retta anche solo per un attimo) vuol dire che già c'era.

Era già presente.

Chi era il creatore dell'energia?
Non lo sapremo mai o continueremo a far finta di non esserci arrivati.

Non è questo che è degno di nota musicale.

Non voglio intortarvi in quella specifica perversione.

L'ENERGIA E'.
(significa “l'energia è, PUNTO).
“Punto”(quello a lettere, non il grafema utilizzato per porre fine a un periodo sintattico), inteso come “punto e basta”.

Tranquilli, la tiritera arriva da qualche parte, non è insensata come il resto.

Di fatto lo è.

L'energia si crea continuamente.

La creiamo con le nostre azioni, con le nostre intenzioni, coi nostri pensieri, con le nostre sensazioni, costantemente, incessantemente.
Ci piaccia o meno, più, per, diviso, alla seconda, alla terza (“al cubo” per i più esigenti/insoddisfatti), che stiamo bene o male, sia lunedì o domenica, produciamo energia in maniera esponenziale dentro noi, nel corpo e nella mente, riversandola all'esterno sotto forma di libri, canzoni, sculture, incidenti, assassinii, figli fatti con lo scopo di traviarli pre intenzionalmente.

SIAMO GENERATORI DI ENERGIA.
Ciò non comporta che, infilandoci una spina nel culo, possiamo smettere di pagare l'Enel (o il consorzio al quale ci siamo mafiosamente affiliati).

L'ENERGIA SI DISTRUGGE.
ECCOME!
Otto, dieci, dodici ore di lavoro quotidiane, per tutta la vita, più addizionali problemi di natura immaginaria, influiscono notevolmente sul processo di creazione, mutando la qualità dell'energia in inerzia programmata statico distruttiva.

Creando energia distruttiva/riversandola all'esterno abbiamo problemi della portata dei libri di cucina di Benedetta Parodi (quasi mezzo milione di copie vendute) e la frigidità, esistenziale, sessuale.

La frigidità non è frigia, come il jazzisticamente interessante modo musicale scovabile partendo dal terzo grado del modo maggiore (S-T-T-T-S-T-T o 1-2-2-2-1-2-2.
Tipo Do frigio = Do Reb Mib Fa Sol Lab Sib Do
Visto ma'?

Alla fine le lezioni di musica hanno lasciato il loro specifico segno.

Fine a nessun fine anch'esso.

La parte della legge più speranzosa, insieme distruttiva, a seconda di come la si veda/comprenda/utilizzi è l'unica vera.

L'ENERGIA SI TRASFORMA.

Sì, sacrosantesconsacrate parole.

Cazzo se si trasforma.

Cosa REALMENTE pensi di te stesso?

I tuoi pensieri sono davvero tuoi o te li hanno inculcati a cinghiate e a ripetizione incessante lobotomicamente indotta (osmosi), e sei convinto che sia farina del tuo sacco scrotale?

Le tue azioni contro di te e gli altri davvero sono utili al tuo scopo?

Il tuo scopo è sul serio il TUO SCOPO o è lo scopo finalizzato a/ubicato entro i limiti materialistici dell'esistenza sociale dentro la società (un cane che si morde una coda che ci hanno convinto che si vede ma non c'è)?

Tutte le domande hanno una o più risposte.

Bisogna avere le palle per scavare a fondo dentro sé stessi, individuare il marciume inutile e avere il coraggio di ammettere: SI', CAZZO, HO SBAGLIATO, E' COLPA MIA.

Il coraggio non è quello di Re Leonida e i suoi 300; si sono sacrificati, piuttosto che mettersi a tavolino cercando di ragionare.

La “colpa” (esiste per colpa degli “altri”. Non ci fossero “altri” giudicheremmo noi per noi stessi cosa sia meritevole di gioia o sofferenza... anche se non regge; senza “altri” non saremmo qui), anch'essa è stata inculcata/radicata/necrotizzata sotto le spoglie di filtri mentali, si chiamino Cogwebs (reti sinaptiche cognitive) o esistenziali radicalisimi fallimentari.

L'ENERGIA SI CREA, SI DISTRUGGE E SI TRASFORMA secondo il NOSTRO VOLERE, anche se drasticamente influenzato da genitori, amici, colleghi e le altre centinaia di proiezioni tangibili delle condizionate puttanate che la nostra mente controllata architetta.

Ci piaccia o no, l'ultima su noi stessi... è la nostra.

Crediate in un dio o no.

È così.

Non è quindi l'ora di assumersi tutte le responsabilità e fare pace col tutto?

Il “tutto” è uno.
Siamo miliardi di “differenti” espressioni di quell'uno.

Apparentemente, solo apparentemente diversi.

Eppure uno.

1.

Penso sia abbastanza per una domenica quasi pomeriggio, no?

Mi sa proprio di no.

Perfetto; mi accendo un'altra sigaretta.

Ah, già che siamo in vena di auto celebrazioni à la Sly

http://www.youtube.com/watch?v=TYBKMChB_LQ

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