domenica 28 agosto 2011

UNO, NESSUNO, CENTOMILA; SEMPRE SOLO RIMANI






















... eddai, che te la faresti pure tu...







27 giorni al caldo tropicale dentro una cucina industriale improvvisata in una foresta di formiche ai piedi del porto, stipato agli angoli dei confini della realtà, ore poggiato contro taglieri non pulibili, spellato vivo dal bollitore caro agli amanti della pastasciutta.

28 giorni dopo: un film di merda.
Il mio 28° giorno è lieto.

Sono fuori.

Ne sono fuori.

Oggi sarò fuori.

Prima esperienza lavorativa in cucina.
Nulla a che vedere con le follie, il modus operandi del ristorante con menu à la carte.

Pur sempre un esperienza formativa.

E dissociativa.

Il COMPLOTTO dei banchieri e delle multinazionali non è più una teoria, mai stato tanto palese sotto i nostri occhi costretti a vedere uragani, crisi finanziarie, misure restrittive di sicurezza illusoria come l'idea di un dio perfetto che passa l'eternità a gustarsi lo spettacolo delle sue creature che fanno a gara, trucidandosi, per avere una pacchetta sulla spalla dalla Sua celestiale mano.

La vera teoria è quella dell'ALCOLISMO.

Non l'hanno escogitata i Rotschild, ne i Rockfeller.

I loro emissari banchieri et massoni ne “soffrono” perché ne sono all'oscuro, vittime di una cazzata inventata dalla medesima cerchia.

Da agosto dell'anno scorso, cioè il 2010 (MMX scritto in numeri trendy) non ho fatto altro che ubriacarmi un giorno sì e gli altre 365 pure.

Ho bevuto come se ci fosse un domani da illuminare con la cistifellea.

Con devozione, ho brindato al culto della distruzione di me stesso.

Ho bevuto seguendo gli insegnamenti del grande saggio e yogi Sai Epatitata.

Quando bevi tutti i giorni lo fai perché è l'unico modo che hai per sopportare l'angosciante idea che nulla ha senso - a meno che non vivi nell'illusione condivisa da tutti gli stronzi intorno a te.

Se non vuoi “fare i soldi”, se non ti interessa “raggiungere gli obbiettivi”, se non vuoi accumulare in sovreccedenza beni di consumo, se non necessiti di pompare l'ego oltre gli sconfinati limiti della mediocrità, questo tipo di società – che ci tiene lontani dalla Natura - non ha granché da offrire.

A meno che non hai gli occhi Interiori ben sgranati.

Mi mancano 2,5 diottrie per occhio interiore.
Per questo ho bisogno di occhiali d'alcool.
Bevevo bevevo bevevo.

A luglio di quest'anno una vocina rettiliana prese a canticchiare silenziosamente tra i dendriti:

“MMMMMMMMMmmmmmmmmmmimmmmmmmmsammmmmmammmmmaaammmmchemmmmmmmstavoltammmmmmmmmèmmmmmmmmfattammmmmmmmmmmmmadonnaccialurida”.

Forse sono diventato un alcoolizzato, ho pensato.
Mi sono “trasformato in”.
Senza essere un super eroe mi sono trasformato.

Ero “alcolista”, oggi mi hanno promosso al livello superiore.

Toh mamma, sono arrivato oltre oltre le tue previsioni.

Visto che valgo di più?

Mi hai sempre sottovalutato.

Ognuno crea il suo destino da sé, con le proprie mani interiori (oggi è tutto interiore, le Interiora mi citeranno per plagio), e tutto ciò che ci succede l'abbiamo chiamato noi con la nostra voce int...

Internare.
“Voce da INTERNARE”, no voce “interiore”.

Va bene?

Se togliamo l'agosto dell'anno scorso, quando mi guadagnavo il pane suonando la chitarra sotto la voce narrante dei “Mercanti di Fiabe” - i due che ipnotizzavano il pubblico di bambini sul lungomare del paese dove sto volgendo al termine – d'estate non lavoravo da due anni.

Tante volte ho tentato di stabilire un record, DEVO VIVERE ALMENO 5 GIORNI SENZA TOCCARE ALCOOL, fallendo come il cervello di Cristo.

Il lavoro l'ho Chiamato io.

Non c'entrano le boiate lavacervello tipo “The secret”, l'Hoponopono come cazzo si scrive, la gratitudine verso dèi infantili.

L'arrivo del lavoro salvavita è stata la manifestazione di una richiesta d'aiuto interiore – stavolta l'interiore era necessario anche se scontato; da dove cazzo potrebbe venire una richiesta del sé se non da sé?!

Il guaio dei chitarristi è che hanno un approccio prettamente visivo con lo strumento e...

Cazzo sto dicendo?


Dicevo?

Ah, sì; m'è bastato alzare lo sguardo.
… il bello della scrittura...

Ho deciso che questi giorni di lavoro non avrei toccato un singolo goccio d'alcool, aceto balsamico compreso (sono drastico come la gastrite dell'esaurito cronico medio).


LA PIU' GRANDE SORPRESA MAI RACCONTATA.

Pensavo che avrei tremato, che avrei avuto la bottiglia in testa tutto il giorno.
M'immaginavo disperato, teso, rosso di caldo e astinenza, scattante come un grillo sotto amfetamina, litigare con tutti, dare pugni, spaccare cose di ogni genere.

Ho pensato male.

Un monaco zen.
Calmo, quieto.

Non proprio “zen” – la prima settimana i famigerati pugni li ho tirati; i motivi “di vetro” non c'entravano - , però mi sono avvicinato alla buddhità di tua sorella.

L'alcool non mi è mancato per niente.

Da 0 punti a 100 la sensazione di vuoto costruttivo mi è mancato 0,2.

Nessuno è perfetto, a parte Dio.
Però quello non esiste.
Siamo salvi.

Sarà stato il vegetalismo?
L'attività fisica?
I libri di Tolle?
I pugni contro il muro?
0 effetti collaterali.

PERCHE' NON SONO DIVENTATO COME A GIMMORRISON?
PERCHE' NON HO FATTO LA PANCIA COME BUCOSCHI?
PERCHE' ERO PELLELISCIA COME MALGIOGLIO?

Quanto ci si deve impegnare per divenire alcoolizzati di ruolo, dipendenti in toto – intendo con regolare contratto a tempo indeterminato – , godere dell'alone di gloria, proprio di tutti i belli&dannati della storia, splendente come un aureola pagana?

Non sono diventato un alcoolizzato.
Niente crisi di astinenza.
Niente comunità.
Niente vita distrutta come si vede sulle fiction di mediaset (più di questo, cazzo vuoi distruggere?)

Per dimostrare a me stesso che posso smettere quando voglio, oggi mi ubriacherò.

E pure domani.

Prima devo rilassarmi.


HAIKU CONTRO LO STRESS.
DA LEGGERE OGNI MATTINA PRIMA DI INIZIARE A MORIRE.

Colpa esiste
solo quando
decidi di prenderla.


Gli uragani
fieri portano
nomi di zie rompicoglione.

(e portano via pure molta roba).


Pillola del giorno dopo
amor' mio
seconda chance.


Bot, cct, Pil, cisl, uil
Gesù sarà morto
anche per loro?

Putin a torso nudo
mondo a chiappe riverse;
Il 7° giorno era troppo presto per riposarsi.


E mi ammalo di te
ieri
oggi
domani
puttana

L'arte dell'amore
s'impara tra le rughe
di una professionista.

Invece delle rose
amor mio caro
regalami la grappa di.

Montagne millenarie
resistono impavide
perché non si lasciano coinvolgere

Non è tutto oro
ciò che si baratta
in prestazioni sessuali

Aspetta amore
cauta resta
non è ancora entrato tutto

M'ammalo d'amore
il glande violaceo
è grave, dottore?

Si vive
solo una volta
ed è pure troppo

Brivido estivo
bestemmie amare
non mi hanno ammesso

Odo un tamburo
venire dal bosco
Pacciani è sottoterra

Ora son' vecchio
smunto ed emaciato
raccoglimi in un secchio

Io solo, c'ero.
Ultima volta
mai più scioperar'

Il cuore viaggia veloce
è il progresso dell'amore
Grazie Tav

Incontrarsi è bello
non incontrarsi è indifferente
scopare nuota nel mezzo

Soka Gakkai:
maestro insegnami
come vendere più pentolame.

Daisaku Ikeda
bontà, saggezza
e villette a schiera

Sutra del loto:
non puoi colmare
vuoto col vuoto

Arcore
sede di umanità
come ad Arculo

Alla fine
il premier
ci ha premuti

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