lunedì 27 febbraio 2012

NUOVO CINEMA PARACULO


L'UOMO BICARBONATO.
IN ALCUNE SEQUENZE PAREVA LA VERSIONE "BAMBOLOTTO GONFIABILE" DI DAVID HEMMINGS.





Visto che si è affiliato un nuovo seguace al blog, colgo l'occasione per ringraziare tutti i miei lettori, vecchi e nuovi, che hanno intrapreso questo cammino di decrescita personale insieme al sottoscritto.

Oh fratelli e rari amici, quali piacevoli vibrazioni al basso intestino.
Sto filando molto carasciò.

L’ho rivisto di recente, “Arancia Meccanica”; è Nuovo Cinema Paradiso che mi ha turbato.

Adoro il cinema da che ho memoria di me incarnato in questo corpo.
Grandi insegnamenti trassi, enormi modelli rubai dalla settima arte.
Il primissimo film in “carne e ossa” , assaporato all’età di quattro anni, fu “E.T l’extracomunitario”.
Lo vidi per giorni e giorni.

E divenni leghista.

Nuovo cinema paradiso è una delle imprescindibili tappe che ogni amante del cinema - e non – deve amorevolmente attraversare, così da poter dire di aver assaporato una eccellente fetta di Cinema con la C maiuscola.

Stando a quanto ci hanno/ci siamo messi a credere.

Per vivere la travolgente esperienza - la prima volta - , gonfio di insalata riccia e piselli primavera Finds, ieri pomeriggio ho adagiato nel lettore dvd il Direcotor’s cut dell’immortale capolavoro girato dal Maestro Tornatore nel 1989.

Dovevo per forza vederlo; ho quasi 28 anni e non l’avevo ancora visto.

No?

La prima immagine materializzata sullo schermo è un oscar.
Seguono una serie di premi, meriti conseguiti in giro per tutto il mondo, perfino a Delhi!

Wow.

Un liquido, criogenico sentore di mal di testa, localizzato nella parte destra del lobo frontale, mi stava lasciando intendere che sarebbe andata male.

Premi, onoreficenze, riconoscimenti, sono borghesi formalità di nicchia esclusivamente riservate a pochi “eletti” - spesso immeritevoli - , di conseguenza, (quasi) sempre vengono conferiti a pellicole degne di tali titoli.

Per 2h 47min. ho visto uno sceneggiato RAI - che, tra l’altro, ha prodotto ‘sta boiata immonda- identico ai mille sfornati a vagonate negli ultimi vent’anni

Inerme, subivo i silenzi dell’inespressivo protagonista, incorniciato nello schermo come una natura morta presa a sprangate da un ignobile fotografia stile macchina per fototessere alla stazione dei treni, convinto che da un momento all’altro sarebbe apparsa Alessia Marcuzzi vestita da carabiniere, e poi, dopo un paio di minuti l’avrei rivista sorridente e snella in borghese, circondata da amiche stitiche, alle quali avrebbe consigliato cosa va mangiato per avere una sana flora batterica intestinale, di modo cagare come dio comanda.

Forse persino il maestro Tornatore consumava Actimel.
E Salvatore Cascio è il bifidus acti regularis.

Siamo messi male.

Molto male.

Giocare a palla coi sentimenti degli spettatori, spacciando la partitella per “opera d’arte”, vibra sulla stessa frequenza in cui vibrava la la notte in cui Hitler convocò in piazza i suoi schiavetti per fargli bruciare TUTTI i libri, con la differenza che un falò non sarà mai noioso come 3h sprecate appresso a Philip Noiret, doppiato alla cazzo di cane, in compagnia di un tappo semi analfabeta, prima di carnagione scura poi, col passare degli anni, magicamente diventa bianco (fateci caso), il quale dovrebbe trasmettere un senso di poetica tenerezza, quando l’unica cosa che mi ispirava era che spirasse, lì, in mezzo alle fetide panche, invase dalle piattole, di quella ciofeca di cinema nel centro di una misera piazza d’una parodistica, per niente credibile Sicilia post olocausto culturale.

Fuori c’è un sole da mettersi in ginocchio ed essere grati a Dio - che è un usuraio - per il prestito concessoci stamane.

Accendo una sigaretta, in testa un incognita.

Cosa ci spinge ad accodarci al gregge, seguire la pecora davanti senza porci domande meno banali di “i carboidrati fanno ingrassare?”.

Un pugno di persone – pagate – stabiliscono che un idea, una teoria, un film sia di un certo valore, le masse ci credono (anche quando l’oggetto in questione è palesemente una presa per il culo), la menzogna diventa verità oggettiva e chi si discosta dal “pensiero comune” viene criticato, deriso.

Le geniali opere di Andy Warhol mettevano in bella mostra i sogni della società disumanizzata che era diventata il mondo occidentale, una fredda e spietata macchina calcolatrice che produceva in serie sentimenti, emozioni, valori, persino esseri umani.

Ma facevano cagare.

Non venite a dirmi che la “Marilyn Monroe” o il barattolo della zuppa Campbell sono opere belle, emozionanti.

D’accordo, il concetto di bellezza è soggettivo; se stamattina aveste visto cos’ho lasciato nel cesso prima di tirare l’acqua, converreste che ci sono limiti anche al nostro innato talento nel prenderci per il culo raccontandoci bugie che, teoricamente, non riusciremmo credere manco sotto tortura.

Non sto insinuando che Marilyn o il barattolo facciano cagare.
Nuovo Cinema Paradiso SÌ.

Non me ne frega un cazzo di cosa dice la critica.
Date 2000€ pure a me e vi dimostrerò che il film preferito di Murnau era Baarìa.

Fidatevi.

Ho le prove!!!

Come è vero che “Rapacità” di Von Stroheim ha vinto l’Oscar nel 2009 per gli effetti speciali e la colonna sonora.

Anche di quello ho le prove, ve lo posso dimostrare.

2 + 2 : 2 = 3

Mi ci sono incazzato a sufficienza.
Eppure non fa 2.
Questa operazione vale per TUTTE le umane questioni.

Anche quelle più mere, come scrivere la critica cinematografica di un pluridecorato sceneggiato RAI.

In matematica c’è un ordine preciso per eseguire le operazioni.
Si fanno prima le divisioni, poi le moltiplicazioni, le addizioni e le sottrazioni.

2 : 2 = 1
1 + 2 = 3

Persino gli ingegneri si sono incazzati,
PORCA SEMIRAMIDE LADRA, DUE PIU’ DUE FA QUATTRO, CHE DIVISO PER DUE FA DUE,VUOINSEGNARELAMATEMATICAAMECHEHOQUELFOTTUTOPEZZODICARTAINCORNICIATOINSTUDIODOVETUTTIPOSSONOINVIDIARLO?!

L’automatica, presuntuosa mentalità da pecora prevale persino sul più acuto, per non dire PREPARATO degli intelletti.

E ne facciamo una ragione di vita.

Fuori c’è ancora il sole, così me ne vado al lago, lontano dalla Sicilia di Tornaorrore.

Lontano dai telegiornali catastrofici.

Lontano dai bicipiti ipertrofici.

Lontano dai cervelli olotropici.

Lontano dagli insetti ai tropici.

In prossimità di Mercatopoli.

… quando l’ego s’impossessa del flusso creativo dell’autore, spingendolo a rovinare un opera in principio sublime, come successe con l’ATTO II° di “Novecento”.

Che mi stia cascando in culo il cinema?
Probabile.
Se non altro ho la chitarra su cui ripiegare, ripiegandomici come faceva Hendrix quando la incendiava.

Quello sì era amore.

Ti brucio perché ti amo troppo.

Hitler amante di 6 milioni di anoressici.
Stalin teneramente fidanzato con 12 milioni di seducenti corpi denutriti villeggianti in prestigiosi Colcoz e Sovcoz.

Per godere del lussuoso privilegio di avere sul pianeta Terra immensi artisti come gli ADL122 e i 99 Posse, qualche sacrificio andava fatto, no?

Con questa domanda scema vi invito a farvi una domanda più UTILE.

L’unica vera, importante domanda che dovremmo farci ogni giorno è: QUESTA COSA CHE STO FACENDO, MI FA STARE BENE?

Vi invito a porvele ogniqualvolta stiate per cominciare un lavoro, un pasto, una relazione sentimentale.

Siamo frustrati, viviamo una vita indegna, arrabbiata, perché tutto ciò che facciamo non ci fa stare bene.

Facciamo le cose per forza.
Perché “eh, è così la vita, sono obbligato, LO DEVO FARE”.

Cazzate.

Giudichiamo “chi ci sta antipatico” perché non ci autorizziamo ad amarci, a concederci di stare bene facendo quello che ci piace.

Non vogliamo che “gli altri” si fumino beatamente una sigaretta o decidano di essere contro la guerra in santa pace.

Se io non posso, allora non devi neanche tu, altrimenti mi stai sulle palle.

Ecco perché i moralisti, i perbenisti, i preti, i ben pensati censurano, vietano; loro non possono fare un cazzo di niente.

Anche se sarebbe più corretto dire che lo hanno deciso di spontanea volontà.

Nessuno ti sta puntando un fucile alla tempia, sei libero di fare ciò che vuoi.

Questa, un'altra storia, nella storia, nella storia, nella storia di una storia proiettata su uno schermo, ai Confini della Realtà.

Lontano dalla sala di Nuovo Cinema Paradiso.


Il post che ho scritto mi fa stare bene?

PORCA-TROIA-SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!, quanto è vero che 2 + 2 = 3

Però questa me la deve spiegare Orwell.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande e lucido post. Bella André!

TRista