lunedì 26 marzo 2012

CENTIMETRI UMIDI IN PROFONDITA' E LUNGHEZZA


LO STO LEGGENDO, E' SPETTACOLARE.
HITLER E' UNA PERSONA, UNA FIGURA CHE NON CAPIREMO MAI E POI MAI.
UTILIZZANDOLO COME PRETESTO\SPECCHIO CI PUO' AIUTARE A CAPIRE MOLTO DI NOI STESSI.
CONSIGLIO QUESTO LIBRO, "IL MISTERO HITLER" A TUTTI, SOPRATUTTO A CHI NON GLIENE FREGA NIENTE DI HITLER E DEL NAZISMO.
Questo è un libro sull'umanità, non su uno psicopatico con la faccia da pirla, tantomeno su un movimento politico di teste di cazzo esaltate e pelate che ancora oggi fa breccia nel cuore di parecchi robot rincoglioniti dall'odio e dall'ignoranza.



"IL SENSO DELLA VITA" DEI MONTHY PYTON: UNO DEI FILM PIU' DIVERTENTI, INTELLIGENTI, SPIETATI, RIVELATORI, BEN GIRATI E MONTATI CHE ABBIA MAI VISTO.
AS-SO-LU-TIS-SI-MA-MEN-TE (vabbè, abbiamo capito, sai dividere in sillabe, bravo!!!) DA VEDERE ("vedere" non lo sillabo, ok?).
ECCO.
PER-FET-TO-!-


IL MASSIMO DI "SESSUALITA'" CHE RIUSCIAMO A IMMAGINARE; PROBABILMENTE, NEANCHE TU ARRIVI OLTRE, "ANCHE SE NON TI SEMBRA"


Prendiamo forma nel sesso, nasciamo dal sesso, viviamo col sesso – i più fortunati - respiriamo sesso, desideriamo sesso ignari di cos’è, a cosa serve, come si faccia, quali siano i requisiti hardware minimi per poterlo sperimentare come una connessione senza beccarci virus.

Immagini, domande, perplessità.
Risposte inutili.
Domande sbagliate.

Approcciamo all’Arte Suprema come fosse una gara obbligatoria dove non c’è posto per secondi posti, pena la perdita dell’autostima, dell’amor proprio, della reputazione.
In mezzo a quest’oceano nero, chi riesce a godersi una bella scopata degna di tal’ nome?

Come fai a godere quando ti senti messo alla prova?

Possono riuscirci solo certi atleti.

Per fare l’amore basta averne da dare, ed essere pronti a riceverne. Elevata capacità muscolare, migliaia ore di allenamento alle spalle sono i requisiti di chi vuole andare alle olimpiadi.

Parlare di sesso è tabù come le omonime caramelle alla liquirizia: se ne parli troppo poi ti viene la diarrea. Aver paura di parlare di una pratica umana tra le più sacre è frutto di secoli di oscurantismo, immotivati sensi di colpa generati da menti spaventate dalla vita e dall’illusione di “Dio”.

In famiglia si preferisce spiegare come ci si deve comportare per vivere correttamente, cosa si deve fare per sedere tra le file dei giusti, venire rispettati ed essere ammirati.

Poi si bestemmia per i brutti voti e le bollette da pagare.

I genitori non spiegano nulla ai figli, preferiscono – come fu fatto con loro – inventarsi cazzate incasina psiche tipo la cicogna o i bebè nati sotto un cavolo.

- Perché i bambini appena nati sono sporchi di sangue?
- È perché il cavolo aveva il mestruo?

Probabilmente l’affamata cicogna (al cavolo) gli aveva dato un morso, prima di andare a fare le sue consegne a domicilio.

Maghi del computer usano il mouse come fosse un naturale prolungamento del braccio non sanno dov’è ubicata la “porta usb” dalla quale sono passati per venire a questo mondo di macchine, flautiste sanno suonare il piffero solo se è morto, palestrati si allenano sempre sempre sempre, persino quando si tratta di fare “altre” flessioni.

Lecito dirlo: non abbiamo capito un cazzo, la situazione non è per niente fica.

Associamo gli organi sessuali a “parolacce”, nessuno vuol sentire “volgarità”, tantomeno pensarle.

In condizione di doverlo mostrare senza vestiti, ci vergognamo del nostro corpo come fossimo assassini colti in flagrante poi, per giustificarci, tiriamo fuori la religione.

Penso che il dio narrato dalla teoria creazionistica non abbia creato Suo figlio in maglia e pantaloni a meno che, invece della cicogna, quel giorno fosse di pattuglia la gazza ladra.

In tal caso, spiegato il mistero del furto dei vestiti di Adamo e famiglia.

Eva vide il serpente e, priva di sigilli mentali scemi, ci si mise a parlare…
La metafora di Eva e la biscia tentatrice l’analizzerei pragmaticamente, proprio vogliamo essere realisti: fu tutto un altro parlare.

Anziché come interlocutore lo usò come microfono: se lo mise tuttu in bocca

Se vogliamo essere realisti non ci mettiamo a disquisire di favolette indottrina masse, affrontiamo il “problema” a viso aperto.

Comunque, una maledizioncina alla chiesa è lecito mandarla; la follia generatrice della radice del male se la ride lì, stravaccata tra le toghe nere che dalla notte dei tempi condannano simili argomenti (per penetrarne altri, che immancabilmente si traumatizzano).

Disconoscere il sesso è disconoscere la vita.

Ecco spiegate TUTTE le guerre; bucare un umano a distanza, secondo la nostra “logica”, appare più ragionevole e spontaneo che penetrarlo amorevolmente a distanza ravvicinata.

Siamo il frutto dei nostri pensieri. Occorre dargli una ripulita.

Ci sarà impossibile fare l’amore, fin quando saremo convinti che non ne abbiamo da dare.

Barattiamo un atto divino in cambio di inappaganti performance sportive, insoddisfacenti per ambedue le parti. L’uomo non sa cosa soddisfi una donna, cosa le piaccia, cosa le provochi un orgasmo. Non è in grado di toccarla, tantomeno accarezzarla, inquinato da follie insensate cagate fuori – e ampiamente condivise – da persone comuni, “medici” , opinionisti e personalità di “rilievo”.

Per l’uomo, il Punto G è un posto dove c’è ottima ricezione per il cellulare.

La donna è ignara dell’Energia femminile, si sta trasformando in un finto maschio superficiale, diventando peggio di un uomo - modello del cinema, rinnegando la natura che le è propria.

Condannati a un inappagante vita di ciack a vuoto.
Come per tutto il resto, dipende da noi.
È solo una scelta.

Difficoltoso, scegliere quando non si ha la più pallida idea di quanto ci si sia allontanati dall’Essenza del sesso, dei grandi miracoli che può far accadere nel quotidiano.

Fin quando rimarremo confinati nel falso, bigotto perbenismo dei nostri padri continueremo a vivere e scopare come lavoriamo, come ci alleniamo, come guardiamo svogliatamente un film noioso.

Non conoscere la propria natura ed essere incapaci di fare l’amore; sono queste la vera blasfemia, e le immonde volgarità che dovrebbero disgustarci.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Semplicemente illuminante.