domenica 5 agosto 2012

DARK BALLS RETURN

Fantasmagorico!

Ieri ho ricominciato il lavoro dell’anno scorso – aiuto cucina di una sagra del pesce azzurro.
Mi sono spaccato la schiena – letteralmente – stando in piedi dalle 10:30 alle 00:12 (sapere il minuto esatto in cui ho messo il primo piede fuori da quel buco di merda la dice lunga sulle mie inclinazioni scoliotiche).
 

Una serie di eventi che non Vi racconto, perché doveri bestemmiare, indignarmi, maledire una testa di cazzo – di sesso Androgino – la cui primaria occupazione è sezionare i coglioni a tutto il personale (quando non è impegnata ad auto tessersi le lodi, ad alta voce, da sola nel piccolo del suo piccolo mentale, di fronte a chi di dovere, in un continuum stracciacazzuum).
 

Esco dallo stand, mi rintano in macchina, fumo una sigaretta drogato di stanchezza. Fisso il vuoto che è la vita qui.
Parto.
 

Strade principali bloccate, c’è la Notte Bianca (di fatto ogni anni, quando la fanno, ci sono almeno 5, 6 decessi per overdose da cocaina).

Le pecorelle cittadini se ne vanno a comprare giocattolini perditempo al centro, forse attirati dall’enorme trasgressione che comporta acquistare un bene di consumo dopo mezzanotte, forse attirati dai prezzi che cominciano ad abbassarsi – progressivamente -  verso l’01:00.
 

(N.d.R. mentre scrivo arriva mio padre. Come tutte le cose intelligenti che mi dice (chiede), se ne esce con: - Ma lo sapevi che ieri sera c’era la notte bianca?)
 

E TU LO SAI CHE DIO L’HANNO FATTO ESISTERE PER COSTRINGERTI AD AMMAZZARE GLI ALTRI E TE STESSO GRATIS?
 

Riesco a rientrare in casa dei miei ex genitori per le 00:40 (sapere il minuto esatto in cui ho messo piede dentro quest’altro buco d’infelici la dice lunga sulle mie inclinazioni suicide – sto a casa coi miei quando potrei essere [desiderato?] ospite di un amico).
 

Ho impiegato ben 8 minuti (per la tiritera sul controllo dei minuti, Vedi Sopra) perché la piazzetta sotto  casa dei miei ex genitori era invasa da cartelli che minacciavano la rimozione forzata dei veicoli che fossero statati trovati parcheggiati nel raggio di 500m.
Col poco di energia rimastami ho formulato una svogliata ipotesi (“Se a S.b.T. fanno subiscono la notte bianca, noi non possiamo dimostrare di valere meno dei nostri rivali, no?”).
 

Mangio, guardo una manciata di minuti d’un film interessante&inutile (“Catacombs”) poi mi licenzio da questa dimensione.
 

Sono le 02:37
 

PER CHI MI SEGUE - ALMENO DALL’ANNO SCORSO - CIO’ CHE SCRIVERO’ SEMBRERA’ UN DEJA-VU.
Brrrrrrrrrrr.
Brurururururururruru.
Bbbbbbbbbbbbbbb.
Brbbbbbb-bbbbb-bbbbrrrrbbbb-
Bbbbbbbbrrrrrrrbbbbbvvvvvvvvvvvvvvvuuuuuuuuum.
Bbbrrrvvvuuuuummmmmmmssssssssss.
(mischiato a)
TURUTUTURUTUTUTU, TURUTUTURUTUTU
TURUTUTUTUTUTUTU, TURUTUTUTUTUTU’
(seguito ancora da)
BBBBBBBRRRRBBBBB
BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB
BRURURURURBURURURUBURURURURMMMMMMMMMMMMM

EEEEEEEEEEEEEEVAAAAAAAAASHTA, MANNAGGIA A QUEL PORCO DI SAN GABRIELE CHE ADORATE (questo era un mio commento, non il suono della sconfitta di un popolo di finti contadini del cazzo).
 

50, 60 trattori sotto la finestra della stanza dove dormo, fermi ma fottutamente accesi.
Perché sono qui?
Per farsi vedere.
Motori accesi da stamattina alle 8:00 (puntuali, in punto, come i chiodi, la corona di spine di quel cazzone a cui credono ‘sti dementi).
 

Ora sono le 09:20, sono qui sotto, ancora quassotto, qualcuno vomita incomprensibilità da un microfono che - a confronto - quello del Canta Tu lo usano gli astronauti.
E rimangono fermi col motore acceso.
 

Brubrubrubbeggiano, forse per dimenticare che la propria vita fa schifo, che vivono da anni che sembrano millenni assieme a una moglie che odiano (la quale contraccambia+Bonus), che il mondo non è più come una volta, che adesso che non viviamo più a contatto con la Terra per potersi scopare figli e nipotini bisogna stare più attenti di una volta (una volta andava bene, però mo’ che ci shtà la crisi se ti nasce un figlio da tua sorella – mentre tuo fratello complice riprende con la Super8 – sarà un problema pagare le medicine per deformità psicofisiche del pupo).
 

Fottuti finti contadini del cazzo.
 

Sì, perché si vestono da contadini abruzzesi, FANNO i contadini abruzzesi, ma sono solo una manica di coglioni figli dell’era del niente.
 

Un po’ come quegli idioti che vivono (tentando) di emulare - in toto – il classico bifolco americano Alabama style: camicia a quadretti o a scacchi (bianca e nera o rossa e nera), cappellino da camionista con visiera per non vedere il sole – e tutto il resto – , pressa di tabacco da masticare e da sputare rumorosamente, con espressione indignata, sguardo volto in basso a destra, occhi socchiusi da schifo e rancore, proprio proprio quando TUTTI stanno guardando, pacchetto di sigarette arrotolato nella spalla della camicia (o della canottiera bianca da marito violento, a seconda se sia una stagione calda), passione per whiskey di quarta categoria, possibilmente distillati “di contrabbando”,  smodato feticismo per veicoli a motore decerebrati e altrettanto smodato amore per le armi da fuoco (che per fortuna, in Italia – per ora – sono ancora illegali).
 

Ci pensavo ieri, mentre riascoltavo un best of dei Lynyrd Skynyrd.
 

Ditemi voi cosa può galleggiare nella testa di un essere che svende un ingente quantitativo del proprio potenziale energetico per parlare come, vestirsi come, pensare come, atteggiarsi come un cazzo di contadino rozzo, ignorante (probabilmente nato da un incesto) dell’America del Sud (della parte settentrionale)?
 

È pieno di questi qua.
 

Ma io dico, con tutto il campionario d’ignoranza che abbiamo da noi, perché emulare un'altra ignoranza percepita come “superiore?”
Certo, i rednecks hanno il banjo, la quadriglia, il manzo e il porco coi fagioli in scatola, il country, il Culto delle macchine ultra accessoriate/iper modificate che corrono come fucki’n’crazy’n’mutaffackka’n.
 

Noi però, da quest’altro versante degli spaghetti Eurospin abbiamo “Ci volesse la zitella” (in questo istante in diretta, in filodiffusione, insieme alla puzza di carburante), poi abbiamo la fisarmonica (strumento che anche se lo suona Piazzolllla rimane troppo studiato per condurre l’ascoltatore alla paranoia suicida).
E poi abbiamo anche noi abbiamo macchine veloci e incesti a go go.
 

Eppure mi duole ammettere che a parte l’amore per veicoli veloci e per le armi, il profilo del bifolco americano corrisponde – almeno per il 70% - al mio modo di essere, soprattutto la parte del country, delle camicie a scacchi, e – (mi ha colpito) - la parte in cui si parla di sputare con indignazione (nel mio caso specifico è catarro).
 

I nostri bifolochi sono identici agli original rednecks, con la differenza che la nostra musica popolare è solo il frutto di chi si sente in colpa perché vive in uno stato dove la chiesa Romana è il fulcro del sistema di pensiero delle genti, e per scoparti i tuoi neonati devi chiedere prima il permesso al prete – il quale ha tutto il diritto di provare l’”attrezzo” prima di te (facendoti così perdere il privilegio di essere il primo di tuo figlio/a).
 

Perché fossero nostalgici settantenni decrepiti risaliti sul trattore di gioventù, guarderei la scena con tenerezza, uscirei, mi unirei a loro, e farei un giro su un cazzo di trattore.
 

Ma non posso non avvelenarmi se sotto casa c’è tutto questo casino inutile e l’età media degli autisti di trattori (e spettatori) s’aggira intorno ai trent’anni!
 

Quale cazzo di nostalgia - per “quale” cazzo di passato - possono avere questi quattro terroni (adornati da un oceano di tatuaggi finto tribali stile Costantino Vitagliano)?
 

Comunque, più rimango in Abruzzo, più mi sembra difficile scovare il bello della vita.
 

Sarà la strettissima vicinanza (sorveglianza) dei miei ex genitori, sarà la lontananza dalla persona che amo, dal posto in cui amo vivere.

Sarà la bruttezza a cui MI sottopongo. 

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